Un avvicinamento al Corno Grande attraverso la Piramide Martinori

Cari Amici buonasera,
Una bellissima scialpinistica infrasettimanale ha rispolverato la vecchia storia dell’ingegnere Edoardo Martinori sepolto nei pressi del Rifugio Garibaldi con un monumento a forma di piramide:

” Appena sopra il rifugio Garibaldi sorge, nascosta alla vista, una strana piramide: il monumento funerario a Edoardo Martinori. Nato nel 1854, fu valente letterato e alpinista oltre che amante di queste vette e fondatore, con Quintino Sella, della sezione romana del CAI. Ma fu anche infaticabile camminatore, percorrendo a piedi tutto il Lazio, la via da Roma a Catania e quella da Roma a Milano, e viaggiò anche in Lapponia, Stati Uniti, India, Giappone, Giava, Siria, Palestina, Abissinia e Persia. Morì nel 1935 e volle essere ricordato con quella piramide, ormai dimenticata, sui bastioni del Gran Sasso. “Anche se ufficialmente la sua fonte di reddito era la professione di ingegnere, le sue passioni erano la storia, le escursioni in montagna“.

Piccola curiosità:
Nell’ottobre del 1887 il Poeta d’Annunzio andò a abitare con la famiglia a Palazzo Martinori, in via del Tritone a Roma . Quindi esiste un legame tra il Martinori e il poeta D’annunzio, che scrisse anche la famosa poesia a Narni.
NARNI
Narni, qual dorme in Santo Giovenale
su l’arca il senatore Pietro Cesi,
tal dormi tu su’ massi tuoi scoscesi
intorno al tuo Palagio comunale.
Sogni il buon Nerva in ostro imperiale?
o Giovanni tra gli odii in Roma accesi?
Io di secoli, d’acque e d’elci intesi
murmure che dal Nar fino a te sale.
E vidi su la tua Piazza Priora,
ove muto anco dura il cittadino
orgoglio, alzarsi una grand’ombra armata:
grande a cavallo il tuo Gattamelata,
sempiterno in quel bronzo fiorentino
che gli invidian lo Sforza ed il Caldora.

Buona serata, Paolo

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