Castagni e ulivi hanno la stessa anima. E’ l’anima lungimirante dei montanari e dei contadini che li hanno piantati ben sapendo che non ne avrebbero goduto i frutti. Né loro né i loro figli. Solo la terza generazione, quella dei nipoti, avrebbe avuto in dono la spremitura d’oro delle olive o la ben più povera farina di castagne. Eppure li hanno piantati, hanno saputo guardare avanti.
Grazie a tutti, Paolo
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