La storia dello Skyrunning è antichissima, le prime tracce risalgono intorno all’anno 1000 quando in Scozia venne organizzata la prima competizione di corsa in montagna.
In quel periodo regnava Malcom II, che aveva la necessità di trasferire le informazioni da un luogo all’altro nel minor tempo possibile, quindi il sovrano decise di assegnare questo compito alla persona che sarebbe riuscita a scalare nel più breve tempo possibile il monte Creag Choinnich, nei pressi di Braemar. Tracce di questa gara secolare sono state rinvenute fino al 1850, in seguito ad uno scritto della regina Victoria.
Attualmente la gara più datata risale al 1898, la Ben Nevis Race che si corre in Gran Bretagna, dal 1951 viene disputata ogni anno (ad eccezione del 1980 a causa di condizioni meteorologiche pessime) e che negli anni scorsi ha fatto parte anche del campionato mondiale di Skyrace.
Ben Nevis Race 1937
Ma l’idea di farla diventare una vera e propria disciplina è stata di un alpinista italiano Marino Giacometti, che con alcuni compagni scalatori, agli inizi degli anni 90, ha iniziato a macinare record sul Monte Bianco e il Monte Rosa nelle Alpi Italiane.
Nel 1993 con il sostegno della nota azienda Fila, in qualità di sponsor, organizza un circuito di gare sulle catene montuose di tutto il mondo, dall’Himalaya alle montagne Rocciose, dalle montagne del Kenya ai vulcani Messicani.
Viene attribuito a Giacometti anche il termine “Skyrunning”, per descrivere il punto dove si incontrano cielo e terra.
Ma la sua opera non si ferma e dal 1995 nasce la federazione che regolamenta questa disciplina, la FSA (Federation for Sport at Altitude), che viene poi succeduta nel 2008 dalla ISF (International Skyrunning Federation).
Secondo lo statuto questa federazione è nata per regolamentare la corsa in montagna svolta sopra i 2000 metri di dislivello, dove le difficoltà alpinistiche non superano il II°grado e la pendenza non è superiore al 40%.
In Italia l’ente di riferimento è la FISKY (Federazione Italiana Skyrunning) e il campionato si svolge durante la stagione estiva (da Maggio a Ottobre).
Non mi resta quindi che ringraziare Marino Giacometti, Bruno Brunod, Fabio Meraldi, Kilian Jornet e tutti quegli atleti che hanno contribuito a far crescere questo sport e che tuttora si stanno prodigando per renderlo ancora più emozionante.