Le caratteristiche tecniche ed ambientali di questa Via alpinistica che si snoda sul versante Nord-Est del monte Camicia (m2564) sono alquanto singolari, dove nessuno si sognerebbe, in quella propaggine di roccia marcia, di percorre due canali che conducono in vetta dal lato Est, mentre tutte le altre Vie provengono dal lato Nord-Ovest. Questo è un itinerario frutto di esplorazioni estive dove la possibilità di salire è alquanto difficile e pericolosa, in virtù di queste rocce poco rassicuranti. Al contrario d’inverno dove la neve riesce a formare uno scivolo con pendenze che variano da 35° a 45°, ovviamente è preferibile salirlo in primavera con neve ben assestata, a parte quest’anno.
L’ITINERARIO ALPINISTICO “INVERNALE”. Nei pressi del rinnovato Rifugio De Carolis si imbocca il sentiero n 8A (Carta CAI Gran Sasso d’Italia) che costeggia il Vallone di Vradda e conduce alla Vetta del Camicia. Sotto la croce dedicata ai valorosi e sfortunati Tecnici dell’Agip si piega a sx per attraversare il detritico Vallone, per poi arrivare sotto gli scogli che sorreggono tutta l’impalcatura della vetta. Un piccolo traverso sotto piccoli strapiombi ci introduce nel canale dove l’assetto alpinistico ci impone di adoperare la picca. Evitare di salire al centro del canale dove qualche piccola slavina potrebbe complicare l’ascesa; per cui lo si percorre sulla dx mantenendosi sempre vicino alla fascia rocciosa. Dopo un centinaio di metri il canale si biforca, a dx, quello che abbiamo percorso oggi, dove si raggiunge la panoramica cresta finale, mentre a sx c’è la salita più ripida con l’obbligo di adoperare due picche. Quando si esce in cresta bisogna essere molto concentrati e determinati cercando i punti più deboli della neve, quasi sempre ghiacciata, affinché le punte dei ramponi possono avere un “morso” migliore, il minimo errore potrebbe essere fatale, sotto c’è il salto che precipita sul Vallone di Vradda. Una rampa finale conduce, dapprima sulla cresta, successivamente in vetta. Questa straordinaria salita è stata ripagata da un panorama mozzafiato su tutta la Catena del Gran Sasso e gli altri gruppi montuosi fino ad arrivare, con lo sguardo, al Monte Vettore. La discesa è stata effettuata sulla cresta Sud-Est e successivamente sul Colle dell’Omo Morto. Ringrazio Daniele che mi ha accompagnato in questo fantastico itinerario ed in questa “giornata speciale”. E’ mancata la consueta “birra”…
Ciao,
Relazione molto interessante e ben scritta, avete per caso condiviso la traccia gpx su wikilok?
Solo traccia Suunto che può essere convertita.
https://maps.suunto.com/move/paoloboccabella/6079838e7f8eeb4129325e73