Il ricordo e la visione più bella di una montagna , forse è il sorgere del sole sulla vetta Occidentale del Corno Monte di un limpido giorno di settembre, quando all’improvviso il sole appariva in tutto il suo splendore illuminando il mondo e la vetta del Gran Sasso si fondeva, prima con l’Adriatico per quasi la sua intera lunghezza per poi lambire la costa Dalmata, che, nonostante tutto, rimaneva scura e quasi tetra. Improvvisamente la grandiosità del creato sembrava essere tutta sotto gli occhi. Man mano che il sole s’innalzava verso il cielo il mondo riacquistava la sua reale dimensione, ogni cosa tornava al suo posto, il sogno svaniva come la costa Dalmata nascosta dalla caligine, ma viva rimaneva l’immagine che ci aveva colpiti. Piccolo, insignificante essere umano , salito idealmente sulla vetta più alta dell’universo, aveva visto il “Paradiso”. Il sole tornava a splendere, il mondo tornava alla normalità, il terrestre con nostalgia e rimpianto tornava su questo mondo a raccontarlo ai suoi simili.