Comune di Fossa carta IGM 146 IV NO
Quando ancora non c’erano i rilevamenti satellitari, un Grande Archeologo Sulmonese, Ezio Mattiocco, oggi novantaseienne, nel 1986 rilevò che su Monte Cerro c’era un importante sito archeologico di 46500mq su un perimetro di 1020 metri (vds pubblicazione “Centri Fortificati Vestini”). Questo “Recinto” è tra i più estesi della Valle, rimanendo secondo solo a quello di “Colle Separa” (San Demetrio ne’ Vestini-Barisciano).
Successivamente, in tempi moderni , lo studio di questo sito, ha avuto un seguito attraverso gli archeologi dell’”ècole Francaise de Roma” i quali, dapprima hanno ipotizzato il periodo di costruzione (X – V a.C.), e nel contempo hanno provveduto ad eseguire dei piccoli saggi (https://mail.google.com/mail/u/0/?pli=1…).
Nel corso degli anni le varie amministrazioni locali che si sono succedute non hanno mai creduto a questi beni che tutti ci invidierebbero, sia per la posizione in cui sono stati costruiti, che per il valore storico-culturale che rivestono, oltre a tutelarne e salvaguardarne il loro valore. Non è stata mai fatta una promozione turistica adeguata, cercando di coinvolgere le nuove generazioni laddove si poteva e si può generare una nuova economia. Al giorno d’oggi questi nuovi governatori sono “chiusi” ed insensibili a questi inestimabili patrimoni, volti solo a quella pur necessaria ricostruzione, senza progetti futuri per le generazioni che verranno. “Arroccati” nelle loro stanze del potere a decidere su quanti voti potranno contare per essere rieletti. Il futuro e il benessere per la collettività è ben altro.