“Il castello sorge su una delle due prominenze del monte Cerro, quella più bassa, in una posizione di controllo della vallata sottostante e in stretto collegamento visivo con i Castelli di Ocre, San Pio delle Camere e Barisciano. La prima costruzione del castello è del XII-XIII secolo sul luogo di un probabile insediamento Vestino. Il primo impianto era costruito da una cinta muraria intervallata dalle torri quadrate ed era protetto a Ovest da un fossato. L’accesso originario avveniva da una porta ad arco ogivale che era facilmente difendibile grazie a un tiro incrociato: oggi questa porta si presenta tamponata. Il castello fu abbandonato in seguito al terremoto del 1461 che lo rase quasi al suolo, quando agli abitanti superstiti fu permesso di edificare un castello con lo stesso nome in luogo più adatto: l’attuale borgo di Sant’Eusanio Forconese. A distanza di alcuni anni dal sisma, però, il castello venne nuovamente ristrutturato con l’aggiunta di torri semicircolari con un diametro interno tra 3 e i 5 metri. E’ possibile ipotizzare che da allora il castello non sia stato più abitato con continuità, ma abbia ospitato la popolazione solo in caso di attacco da parte di nemici. La presenza, all’interno, di cisterne per la raccolta delle acque e di strutture funzionali allo stoccaggio del cibo, avvalorano quest’ipotesi. Le ultime modifiche significative della struttura risalgono al XVII secolo, quando venne costruita la chiesa dedicata alla Madonna del Castello che venne addossata alle mura e a una delle torri quadrate, lasciando intendere che il castello aveva oramai perso la sua funzione difensiva”.
Nota del Prof Giuseppe D’Annunzio:
” Il potente esercito romano, con a capo il console Manio Curio Dentato, arrivò nella zona amiternina, a ovest di dove oggi sorge L’Aquila, nel 290 a.C. Qui forse l’anno successivo.Ma la nascita di questo insediamento risale a molti secoli prima. Nella sottostante e famosa Necropoli di Fossa le più antiche tombe a tumulo risalgono al IX secolo a.C.. Alcune tombe sono particolari, oltre al consueto circolo di pietre del diametro che può raggiungere anche i 15 m, hanno un allineamento di menhir di altezza decrescente dall’interno verso l’esterno davvero suggestivo che proietta questi manufatti in un tempo ancora più arcaico”.