Non era ancor di là Nesso arrivato,
quando noi ci mettemmo per un bosco
che da neun sentiero era segnato.
INFERNO CANTO XIII
Cari Amici,
Forse uno dei più bei giri geologici che si possono fare sulla Catena del Gran Sasso ma soprattutto per l’esiguo dislivello che si deve affrontare. Questo percorso non è segnato se non per la prima parte con inizio dalla carrareccia per la miniera di bauxite e successivamente, per un labile sentiero, che conduce al Vado di Ferruccio. In prossimità di una piccala cascata stagionale ci si inoltra in un vallone piuttosto incassato dentro al quale scorre un’acqua cristallina che forma delle “marmitte” dando origine a dei piccoli laghetti. Infatti è stata ribattezzata: “Via dei Laghetti II”. Si arriva a dei sfasciumi instabili sotto la parete Ovest del Camicia incrociando il famoso Sentiero alpinistico del “Centenario”, di lì in Vetta. Si scende per la cresta SUD dell’omonima asperità fino a raggiungere la q 2050 dove, per una piccala traccia si arriva a Fonte Grotte, la risorgenza più alta di tutto l’Appennino.
Vi invio alcuni fotogrammi. Buona Domenica, Paolo