Ci sono le Vie e ci sono le Ascensioni: questa è una Ascensione.
Dopo aver visto il tramonto della luna, all’improvviso il sole appariva in tutto il suo splendore illuminando il mondo e la vetta più alta dell’Appennino si fondeva prima con l’Adriatico per quasi la sua intera lunghezza per poi lambire la costa Dalmata, che, nonostante tutto, rimaneva scura e quasi tetra. Improvvisamente la grandiosità del creato sembrava essere tutta sotto i miei occhi e io ne ero il centro e al centro di esso. Man mano che il sole s’innalzava verso il cielo il mondo riacquistava la sua reale dimensione, ogni cosa tornava al suo posto, il sogno svaniva come la costa Dalmata nascosta dalla caligine, ma viva rimaneva l’immagine che mi aveva colpito. Il sole torna a splendere, come ogni giorno, il mondo torna alla normalità, il terrestre con nostalgia e rimpianto torna su questo mondo a raccontarlo.
Come scriveva l’alpinista scrittore Guido Rey: “L’Alpinismo è una cosa umana, naturale, come è naturale il camminare, il guardare, il pensare: umano come tutte le passioni, con le sue debolezze, i suoi slanci, le sue gioie e i suoi disinganni, è, come tutte le nobili passioni, esalta e matura l’animo umano”. Buona Pasqua!