Il vecchio Rifugio Franchetti

A metà del ‘900, quando l’alpinismo sul Gran Sasso cominciava l’era del 5° alcuni scalatori tra i quali la M.d.V.M. Andrea Bafile  pensarono di costruire un riparo nel cuore del Massiccio. Era il 1949 e il Franchetti, la cui costruzione iniziò nel ’58, non esisteva ancora.
  • A Il paretone all'alba
  • b Il paretone
  • C una finestra sull'Arapietra
  • D il Rifugio Franchetti 2433slm
  • E il vecchio Rifugio Franchetti 'ju busciu'
  • E Versione estiva
  • F L'anfiteatro del Calderone
  • G
  • H La Vetta Centrale
  • I Il Corno Piccolo
  • L Fulmini e saette
  • M
  • N L'anticima Nord
  • O La Madonnina ai Prati
A Il paretone all'alba1 b Il paretone2 C una finestra sull'Arapietra3 D il Rifugio Franchetti 2433slm4 E il vecchio Rifugio Franchetti 'ju busciu'5 E Versione estiva6 F L'anfiteatro del Calderone7 G8 H La Vetta Centrale9 I Il Corno Piccolo10 L Fulmini e saette11 M12 N L'anticima Nord13 O La Madonnina ai Prati14
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Occorreva un punto di appoggio per gli alpinisti tra Corno Grande e Corno Piccolo e lui scelse il ripido pendio morenico che sale verso il ghiacciaio del Calderone a q.2600. Sotto due grossi massi, un po’ scomodi da raggiungere, costruì il suo rudimentale bivacco e subito gli alpinisti lo battezzarono “il Buco”, in dialetto “ju Busciu”. Vi invio alcuni fotogrammi della visita odierna all’avamposto.
Buona Domenica, Paolo

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