Sulle tracce del sentiero n° UNO del Club Alpino Italiano Sezione dell’Aquila che da San Sisto conduce a Fonte Cerreto, meglio conosciuta come, La Villetta. Questo percorso nacque da un’idea di Nestore Bernardi, per gli amici Nestorino che la trasmise subito a Nestore Nanni, uno dei Grandi Presidenti del Sodalizio Aquilano, al quale si devono la realizzazione di numerose opera alpine, come ad esempio il Bivacco intitolato alla memoria di Andrea Bafile M.d.V.M… Proprio in virtù di questo sentiero, denominato successivamente: “La Marcia di Primavera”, il CAI dava inizio alle gite sociali dell’anno in corso. Nestore è stato anche il precursore dello Skyrunning Italiano, con l’oramai famoso, “Trofeo Piergiorgio De Paulis”, oggi diventato prova di Campionati Italiani e Mondiali. A questo Grande Personaggio bisognerebbe scrivere una doverosa biografia: lo meriterebbe! Mentre a ricordo di Nestorino è stata posta una targa in località Procoio nei pressi della Stabiata, luogo di transito della marcia.
Da una nota di Bruno Marconi, già presidente del CAI
L’Aquila si precisa: “La prima marcia si svolse sulle montagne di Roio nel 1973
e si svolgeva in autunno, poi nel 1974 fu spostata a primavera dall’Aquila alla
Villetta. Infatti, nel progetto iniziale
dei percorsi vicino l’Aquila, si parlava
di Fuori Porta: Le Mura, in corso d’opera si decise di chiamarlo Fuori Porta:
la montagna. Quando si scoprì la Porta Branconia, la Marcia di Primavera aveva
inizio come partenza dalla Fontana Luminosa, per uscire dalla Città attraverso
la Porta Branconia, lo “Scarico”, e raggiungere San Sisto. Dove si radunavano
tutti gli altri. Nestore Nanni, consegnava anche il Diploma di partecipazione e
la medaglia, questo che allego è del 1976, 3^ Marcia di Primavera. Il tempo non
c’è, fuori tempo massimo!!!!”
Oggi parleremo solo dell’aspetto tecnico di questo percorso, perché quello storico è stato già trattato da altri autori più qualificati: uno su tutti, il compianto Prof. Alessandro Clementi. Il sentiero si snoda dalla chiesa di San Sisto, supera la Fontanella di San Giuliano ed entra in comune con il tratto dedicato ai Nove Martiri Aquilani, transita davanti la chiesa della Madonna di Cascio, oggi conosciuta come la Madonna Fore (900slm), per arrivare all’abitato di Collebrincioni (1053slm), dove termina l’itinerario in comune.