Con il termine “solstizio” si intende il punto di declinazione minima o massima che il Sole compie nel suo moto. La parola trae origine dal latino e significa appunto, “sole fermo”. Nel corso dell’anno si verificano due solstizi: uno a giugno e uno a dicembre. Il primo segna nell’emisfero boreale il passaggio dalla primavera all’estate, mentre il secondo indica l’inizio della stagione invernale, con la massima durata della notte. Nell’emisfero australe, ovviamente, la situazione è invertita.
La caratteristica fondamentale del solstizio d’estate è quindi quella di offrire la notte più corta dell’anno per chi si trova nell’emisfero boreale. Di conseguenza l’evento da origine al giorno che vanta il maggior numero di ore di luce, superando le 16 ore, con tutti i benefici che ne derivano anche dal punto di vista della salute e dell’umore.