Cari Amici,
Vi invio alcune immagini riguardanti il nevaio perenne Fosso della Rava.
Alcune notizie sulla vedretta:
“Il nevaio fu scoperto nel 1974 per opera di Domenico Alessandri e Alessandro Clementi, profondi conoscitori di tutti gli anfratti del Gran Sasso sia dal punto di vista tecnico, per Alessandri, che dal punto di vista storico per Clementi vds Bollettino CAI del 1974.
Ho conosciuto questo luogo nel 1976 e da quell’anno ho cominciato a seguire la sua evoluzione o scomparsa che è avvenuta negli anni 1989-90-91.
Oggi il nevaio misura circa 150mq mentre negli anni 1994 e 2009 ha raggiunto i 400mq. Il Fosso della Rava fa parte del foglio 140 dell’IGM II N.O. Castelli.
Si parte dalla località San Salvatore di Castelli, attraverso una carrareccia si raggiunge il bivio del Fondo della Salsa dove c’è il sentiero intitolato a Piergiorgio Depaulis. Si abbandona la carrareccia, piegando a destra, si attraversa il torrente Leomogna, fino ad arrivare al Colle delle Nozze dove incrocia il sentiero dei 4 Vadi. Si prende a sinistra per un sentiero che conduce al Vado di Ferruccio. All’uscita del bosco a q.1700ca si attraversano dei ripidi prati fino ad arrivare a degli stazzi pastorali dai quali volgendo lo sguardo verso il basso si intravede l’estremità del nevaio. Si scende per balze erbose e roccette friabili fino ad arrivare ad una strettoia che delimita la vedretta a valle. Da qui, si calzano i ramponi, si prosegue su neve fino ad una strozzatura dove c’è il nevaio pensile.
il ritorno si può fare o sulla via di andata, oppure raggiungendo il Vado di Ferruccio fino a Fonte Vetica.
Grazie, Paolo