Ricavata dal ricovero costruito nel 1923 per i lavori di captazione delle acque di Fonte Rionne. La Sezione dell’Aquila del Club Alpino Italiano si rese ben presto conto di come tale ricovero potesse essere un’ottima base per escursioni estive ed invernali nel gruppo —Torri di Casanova –Infornace- Prena-. Ne ottenne la cessione, lo restaurò e l’attrezzò come rifugio a partire dal 1928, successivamente il 29 luglio 1929, come si legge nel Bollettino Mensile della Sezione dell’Aquila, avvenne la solenne inaugurazione e la intitolazione alla Medaglia d’Oro Valor Militare Andrea Bafile. Parteciparono numerose comitive pervenute – a piedi – da molte località dell’Aquilano e persino da Isola del Gran Sasso. Presenti il fratello dell’Eroe, avvocato Ubaldo Bafile, Preside della Provincia, altre autorità ed il progettista dell’acquedotto ing. Giovanni A. Taranta. Officiò Mons. Giuseppe Equizi (foto all.). Ricordiamo inoltre una gita sociale sciistica nel dicembre del 1931 della Sezione dell’Aquila alla Capanna Bafile da S.Stefano di Sessanio con la partecipazione di 20 soci. Per diversi anni Il rifugio ebbe una sua importanza strategica, soprattutto per la mancanza di strade di accesso alle pendici del gruppo -Infornace-Prena-: infatti nel periodo 1929-33 i pernottamenti di alpinisti ed escursionisti, in prevalenza delle Sezioni dell’Aquila, Roma e di Chieti, furono ben 193. Tra i presenti c’era anche il fratello più piccolo della M.O.V.M., cioè Corradino Bafile, ultimo di 12 figli che in seguito diventerà Cardinale presso la Santa Sede, ad oggi considerato il Cardinale più longevo della storia, morto il 3 febbraio 2005 alla veneranda età di 101 anni, 6 mesi e 29 giorni. Questa realizzazione non ebbe però molta fortuna: la Capanna non custodita, veniva sistematicamente saccheggiata di tutto quanto conteneva; ogni sforzo per riattrezzarla era di breve effetto, essa è andata distrutta durante l’ultima guerra e precisamente nel 1943. Oggi ne rimane solo il basamento.