Le caratteristiche tecniche ed ambientali di questo itinerario alpinistico che si snoda, molto articolato, sul versante sud-occidentale del Monte Prena (m 2561) sono alquanto singolari e riassumono quelle di tutta la fascia rocciosa che caratterizza le pendici meridionali del sistema Monte Brancastello – Monte Camicia.
Una serie di “laghetti”, alimentati dalle acque meteoriche, si succedono lungo i canaloni specialmente a fine primavera, in numero imprecisato e nella forma più svariata; essi, assecondando la esile sopravvivenza di flora e fauna a volte eccezionali, conferiscono all’ambiente una peculiare suggestività. La roccia sulla quale ci si arrampica, dolomia del trias superiore, è stata completamente frantumata per effetto meccanico, dovuto alla sua fragilità ed al fatto che occupa il nucleo centrale della piega-faglia che caratterizza questo tratto di catena, durante il sollevamento ed il trascinamento verso nord della stessa. Nei tratti in cui, come nel nostro caso, l’ultima fase della spinta è stata di natura compressiva, tale roccia ha acquistato, grazie anche alla parziale ricementazione artificiale dovuta al carbonato di calcio sciolto e ridepositato dalle acque meteoriche, quella impermeabilità che consente di dare luogo al fenomeno descritto.
L’ITINERARIO ALPINISTICO
Nel tratto in cui la SS 17bis attraversa l’Altopiano di Campo Imperatore, al Km 43,390 (m 1570) prendere una pista che, passando per Fonte San Lorenzo (m1657), porta fino allo sbocco del vallone detritico della Canala, dove si trova un piccolo e malridotto ricovero: denominato “La Sentinella”. Risalito il vallone e poi un ghiaione molto ripido, si imbocca una canale roccioso, caratterizzato da marmitte colme di acqua, con salti, camini e placche lisce, che conduce in cresta, seguendo la quale si giunge in vetta (2561slm).