I “penitentes”, in Italiano “penitenti”, un labirinto di pinnacoli di neve compatta modellati dal vento e dal sole che si ergono dritti e appuntiti, l’uno di fianco all’altro che possono ricoprire superfici anche di diverse centinaia di metri quadrati, tipico delle alte quote delle cordigliere andine. A volte ti ammaliano, ti attraggono verso di loro, proprio per questa strana conformazione, sono quasi un invito perderti. Per la lingua Italiana il significato di penitente è colui che si pente delle proprie colpe. In ambito religioso, sono note le processioni di penitenti incappucciati che chiedono redenzione per i loro peccati. Ebbene, i campi di penitenti andini richiamano, appunto, questi tristi figuri incappucciati di queste comunità religiose.
Anche le nostre montagne hanno visto “transitare” qualche “penitente”. E’ successo nell’aprile del 2006, quando un escursionista lasciò una lettera sotto la croce di Papa Woityla dove confessava alcuni suoi peccati chiedendo aiuto al Sommo Pontefice, pentendosi di ciò che aveva fatto.
“Caro Gesù sono giunto su questa cima dedicata a Giovanni Paolo II per proporti un radicale cambiamento della mia misera vita. Dopo anni passati nella più totale dissoluzione schiavo del male servitore dell’egoismo, del demonio, del materialismo, della falsa testimonianza dedito all’inganno, servitore solo di me stesso, col vuoto nel cuore e la solitudine nell’anima, ti prego insegnarmi come conoscerti e come servirti con lealtà e rispetto, prendi il mio cuore avvelenato e trasformalo in un cuore dedito al Signore. Come uomo mi manca sia la forza di volontà, sia i mezzi per cambiare lo stato delle cose di questa società. Aiutami a ritrovare i valori della religione, della famiglia, dell’amore verso il lavoro. Tu che vedi la mia disperazione stendi la tua mano benevola su di me e guariscimi. Giovanni Paolo II, a dire il vero non ti conoscevo, non ti ho seguito nei tuoi discorsi, nei tuoi viaggi e mi dispiace profondamente visto come mi sono sentito il 2 aprile. Dall’alto di questa cima veglia su di me, prega per me ed insegnami ad amare e servire Gesù secondo la tua visione della Chiesa”.